La relazione che abbiamo con il cibo non nasce a tavola, ma molto prima.
Ha radici profonde, che affondano nel momento in cui arriviamo al mondo — o addirittura prima.
Il primo legame: madre e nutrimento
Nel grembo materno il bambino vive in un territorio perfetto: calore, nutrimento, amore, protezione.
Ogni bisogno è soddisfatto in continuità, senza interruzioni.
Dopo la nascita, questo equilibrio si mantiene se la mamma può vivere il tempo del parto e dell’allattamento in un ambiente accogliente, caldo, non giudicante.
Un luogo in cui madre e figlio possano conoscersi, regolarsi, respirare insieme.
Ma non sempre è possibile.
La nostra società spesso richiede alla madre di tornare presto al lavoro, soprattutto quando si tratta di libere professioniste o lavoratrici senza tutele.
Altre volte, sono eventi di salute o difficoltà personali a creare una distanza precoce tra mamma e bambino.
Quando il legame si interrompe
Bert Hellinger chiama questo fenomeno movimento interrotto: uno strappo nella relazione con la madre, che inevitabilmente coinvolge anche il cibo che lei offre.
Per un neonato, il nutrimento non è soltanto latte: è contatto, presenza, sguardo, amore.
Quando questo flusso si interrompe, il corpo del bambino registra un’assenza improvvisa, un vuoto.
E nel tentativo di adattarsi, sviluppa delle strategie.
Da adulti, queste strategie possono manifestarsi in modi molto diversi:
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cibo come consolazione
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rifiuto del cibo o difficoltà digestive
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fame costante che non sazia
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bisogno di controllo
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sensazione di “vuoto” che il cibo non colma
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sintomi fisici legati al nutrimento
Non è una questione di volontà o di disciplina: è un legame antico che chiede di essere guardato con delicatezza.
Cibo, amore e appartenenza
Nelle Costellazioni Familiari, la relazione con il cibo non viene mai considerata un semplice comportamento o un’abitudine da correggere.
È un linguaggio.
Racconta di quanto abbiamo ricevuto, di ciò che è mancato, di come abbiamo imparato a cercare conforto o protezione.
Lavorare sul movimento interrotto significa dare finalmente un posto a quel dolore antico, riconoscere la mamma nella sua storia e restituire armonia a questa relazione primaria.
Quando questo accade, la parola “cibo” smette di essere un nodo e torna a essere nutrimento — fisico ed emotivo.
Un approfondimento per portare pace nella relazione con il cibo
Parleremo di tutto questo — e di molto altro — in un incontro dedicato a esplorare le radici profonde del nostro rapporto con il nutrimento.
📅 Mercoledì 10 dicembre
🕘 Ore 21.00
📍 Barzanò
Un momento teorico e introspettivo, in cui comprenderemo come il cibo possa diventare un ponte per tornare a un equilibrio più autentico e pacificato.