Tra tutte le relazioni che affronti nella vita, ce n’è una che segna profondamente ogni tua esperienza: la relazione con te stesso.
Dentro di te vivono l’energia e le informazioni delle due persone che ti hanno dato la vita: tua madre e tuo padre.
Secondo il principio delle costellazioni famigliari, non erediti solo tratti fisici o talenti, ma anche schemi interiori, convinzioni e modi di affrontare la vita. Ciò che hai percepito e costruito dentro di te riguardo ai tuoi genitori — e ciò che loro, a loro volta, hanno ereditato dai propri — influisce sul tuo modo di amare, di relazionarti e di realizzarti.
Un’influenza che, spesso, si estende fino ai bisnonni.
Quando il giudizio blocca la crescita
Può capitare di giudicare i propri genitori.
Forse ti hanno fatto mancare attenzioni, ti hanno detto spesso “no”, o ti sei sentito limitato e non compreso. È naturale che a livello razionale tu faccia fatica ad accettarli e amarli così come sono.
“Siamo vittime di vittime.”
Ma il punto di vista delle costellazioni famigliari va oltre la logica. Ti invita a osservare ciò che c’è dietro quei comportamenti, a comprendere che spesso l’amore non è mancato, è solo stato espresso in un modo diverso da quello che desideravi.
Come affermava Bert Hellinger, fondatore delle costellazioni famigliari:
Comprendere questo principio è un passo fondamentale per riconciliarti con la tua storia e smettere di ripetere inconsciamente gli stessi schemi.
Mamma e papà: le radici della tua realizzazione
Nelle costellazioni famigliari, la mamma rappresenta la relazione, mentre il papà rappresenta il lavoro e la realizzazione personale.
- Se vivi relazioni appaganti e armoniose, probabilmente hai superato il giudizio nei confronti della madre.
- Se ti senti realizzato professionalmente, hai riconosciuto e accolto l’energia del padre.
Al contrario, il giudizio verso i genitori crea blocchi: quando giudichi loro, giudichi te stesso, limitando la tua forza vitale e la possibilità di evolvere.
La vera origine della tua realizzazione
Non è il partner, il capo o i figli a determinare la tua felicità o insoddisfazione.
La tua realizzazione personale inizia dal tuo concepimento, da come hai interiorizzato il legame con chi ti ha dato la vita.
Non conta ciò che i tuoi genitori ti hanno o non ti hanno dato: ciò che conta è come scegli di trasformare il dolore in forza, riconoscendo che la tua vita non è più nelle loro mani, ma nelle tue.
Come diceva Hellinger, “l’universo ti mette dove puoi crescere al meglio”.
La relazione con te stesso è il punto di partenza di ogni altra relazione.
Accogliere, anziché giudicare, ti permette di liberarti dai pesi del passato e di aprirti alla tua piena realizzazione.
Perché, alla fine, tu sei parte di loro e loro vivono in te.